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Palazzo Pontorno

Territorio di appartenenza: Territorio delle Due Petralie.

I latifondi siti nelle contrade Vaccarizzo e Castroponte vicino la città di Alimena, facevano parte delle due Petralie (Soprana e Sottana), territorio della Contea di Collesano. Nel 1553, per la morte del fratello Pietro d’Aragona (deceduto senza eredi), venne investito della Contea di Collesano Antonio Aragona; egli si reinvestì per il passaggio della Corona del 1558. La storia della Baronia di Vaccarizzo si biforca su due sentieri: le investiture della terra feudale di Vaccarizzo nelle persone dei successori di Vincenzo Del Bosco-Castelli; le investiture in feudo del titolo di barone di Vaccarizzo e del relativo canone enfiteutico, nelle persone dei successori di Giuseppe Speciale-Pontorno. Esaminando i due sentieri fino all’abolizione della feudalità, si riscontra il possesso perpetuo (per enfiteusi) delle terre feudali della Baronia di Vaccarizzo. Alla morte di Vincenzo Del Bosco Castelli, prese investitura (nel 1736) delle terre feudali di Vaccarizzo, quale erede universale del marito, Dorotea Benso. Giuseppe Del Bosco-Benso, principe di Belvedere, prese investitura del feudo di Vaccarizzo il 28 luglio 1761, come figlio legittimo e naturale ed erede universale della madre Dorotea, in virtù del di lei testamento”; Giuseppe morì a Palermo nel 1776. Alla sua morte successe, nel possesso del feudo di Vaccarizzo, il figlio Vincenzo Del Bosco-Lanza, il quale però non prese investitura. Giuseppe Del Bosco-Branciforte, principe di Belvedere, prese investitura del feudo di Vaccarizzo il 4 dicembre 1809, come successore dell’avo Giuseppe e del padre Vincenzo”; egli fu l’ultimo feudatario investito della Signoria di Vaccarizzo prima dell’abolizione della feudalità. Abolita la feudalità, le terre dell’ex feudo Vaccarizzo entrarono nel possesso dei successori della famiglia Del Bosco, principi di Belvedere, i quali continuarono a pagare il censo perpetuo agli eredi del ramo dei Baroni di Vaccarizzo della famiglia Speciale e ciò fino ai primi del ‘900 allorché Gabriele Speciale-Salomone barone di Vaccarizzo risulta ancora beneficiario di tale canone enfiteutico a censo perpetuo (Gabriele sposò Giuseppina Valguarnera); nel tempo si verificò la cosiddetta affrancazione dalla soggiogazione perpetua a favore degli Speciale di Vaccarizzo i cui moderni eredi e successori (oggi esistenti a Nicosia, Palermo e Mestre) non godono più di tale rendita.

Alla morte di Giuseppe Speciale-Pontorno (1729), la moglie Anna, nella qualità di “nutrice” del figlio minorenne Gabriele Speciale-Nicosia, prese investitura del titolo di Barone e di signore del censo feudale del fendo di Vaccarizzo il 9 novembre 1741″; Gabriele era figlio primogenito ed erede universale del padre Giuseppe, come risulta da testamento del notaio Benedetto Barbera di Nicosia del 1729; egli, che morì a Palermo il 16 settembre 177780 , aveva sposato Aurora Speciale. Giuseppe Speciale-Speciale prese l’investitura del titolo di barone di Vaccarizzo il 10 ottobre 1777 (assieme agli altri titoli e feudi nonché all’Ufficio di Regio Segreto perpetuo di Nicosia), come primogenito e per la morte del padre Gabriele; egli sposò di Violante Beritelli mori nel 1809. Gabriele Andrea Speciale-Beritelli prese investitura del titolo di barone di Vaccarizzo il 2 luglio 1810, quale primogenito maschio ed erede universale del padre Giuseppe, come da testamento di notar Nicolò Spada di Nicosia pubblicato il 10 novembre 18098. Sposò altra Anna Nicosia e fu l’ultimo feudatario investito prima dell’abolizione della feudalità. Abolita la feudalità, Gabriele lasciò eredi testamentari entrambi i figli, Giuseppe e Giovanni i quali, con apposito atto di divisione, procedettero alla divisione dell’asse ereditario paterno e dei titoli nobiliari annessi agli ex feudi di cui era stato titolato il padre Gabriele. La villa dei baroni di Vaccarizzo si trova in c.da Marrigo e fu venduta a privati che ne hanno curato il restauro. Il palazzo di città si trova in via V. Emanuele, ed è in parte venduto e in parte abitato dall’unica e ultima erede, Marisa Speciale. Il Palazzo Pontorno si trova in Via Gian Battista Li Volsi.

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