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Chiesa S. Sebastiano

CHIESA DI S. SEBASTIANO. La chiesa sorge nell’antico quartiere del “Montetto”, quasi ai piedi dell’attuale basilica di S. Maria Maggiore. È intitolata a San Sebastiano martire, la cui festa si celebra il 20 gennaio. Fu questi un soldato romano originario della Gallia, poi cittadino milanese, in seguito, a Roma, ufficiale della guardia dell’imperatore Diocleziano, che, dopo averne scoperto la fede cristiana, lo condanno a morte per ben 2 volte: una prima ad essere trafitto dalle frecce (ma, essendo solo svenuto, fu salvato e curato da S. Irene), una seconda volta, dopo essere guarito ed essersi ripresentato davanti a Diocleziano, ad essere ucciso a bastonato ed il suo corpo gettato nella Cloaca massina (20 gennaio 288, o più probabilmente, 303-304), da cui fu ripescato per essere sepolto nelle catacombe, sopra cui fu retta una basilica a lui dedicata.

È generalmente rappresentato come un giovane legato ad una colonna o ad un albero e trafitto da frecce. È invocato, assieme a S. Rocco, come protettore contro la peste fin dal Medioevo per aver fatto cessare una pestilenza nelle città di Pavia e di Roma. A Nicosia gli è dedicata questa chiesetta, che sorge quasi ai piedi della basilica di S. Maria Maggiore – nel quartiere soprano di Nicosia, nella “ruga” del “Montetto” (piccolo monte), che sorge tra il Castello, l’antico quartiere “bizantino” di S. Niculedda (sotto il Castello), l’antico monastero rupestre di S. Caterina e la nuova chiesa di S. Maria. È una piccola chiesa ad unica aula, di stile rinascimentale, già citata dal canonico Bartolomeo Provenzale nella sua manoscritta ‘Storia di Nicosia’ del 1695 (manoscritto custodito nella Biblioteca Salomone – Nicosia) come “chiesa di mediocre grandezza”, che ” tiene la sua statua” .

Fu ristrutturata nel 1797 (come indica la data incisa sul prospetto principale), quando la nuova chiesa di S. Maria Maggiore (che sorge poco più sopra), allora ricostruita con le tre sole navate (senza transetto e presbiterio) stava per essere riaperta al culto, come poi avvenne nei primissimi anni dell’800. La chiesetta di S. Sebastiano fu arricchita del grande quadro dell’Assunzione della Vergine Maria, salvato dalla distruzione della diruta chiesa di S. Maria e adibita a sede della Confraternita dell’Assunta, così come lo è tuttora. Oltre a questo quadro dell’Assunta (restaurato l’anno scorso: prima era quasi illeggibile), la chiesa conserva 2 immagini del santo: una statua ed un quadro (anch’esso restaurato), di buona fattura – che rappresentano il martire Sebastiano legato ad un albero e trafitto da frecce, secondo l’iconografia affermatasi durante il Rinascimento. La chiesetta, costruita sulla roccia, sorge su una cripta rupestre, una delle rarissime che si conservano a Nicosia.

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