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Basilica S. Maria Maggiore
Chiunque osservi il panorama nicosiano resta affascinato dalla mole della Basilica di Santa Maria Maggiore, situata nella parte alta del paese, sotto i piedi del castello.

Essa fu costruita in sostituzione della chiesa di Santa Maria La Scala, che, edificata nel XII secolo, sorgeva poco più sotto, oltre il Piano dell’Orologio, dove sono visibili i resti delle fondamenta, ma crollò nella grande frana del 1757. Un decennio dopo, su progetto dell’architetto catanese Giuseppe Serafini, iniziarono i lavori di ricostruzione del nuovo edificio sacro, che si conclusero con la consacrazione celebrata nel 1904. Il prospetto principale è arricchito da uno splendido portale barocco, donato dal barone La Via di S. Agrippina, che lo salvò dal crollo del suo palazzo avvenuto con la frana. L’interno, i cui stucchi e ornamenti furono realizzati nei primi del’900 dal catanese Carmelo Guglielmino, è costituito da tre navate, sedici colonne con capitelli in stile corinzio e una cupola ottagonale. Entrando dal portale maggiore, sulla destra è possibile osservare La Madonna dell’Assunta, scolpita dal gangitano Filippo Quattrocchi nel 1792. Continuando lungo la navata, degne di nota sono una statua lignea di Stefano Li Volsi, raffigurante Sant’Onofrio e la sedia di Carlo V, sulla quale sedette il sovrano nel 1535, durante la sua permanenza a Nicosia. Nell’abside destra è collocata la cappella del SS. mo Crocifisso, nella quale emerge il Crocifisso del Padre delle Misericordia, realizzato nei primi anni del ‘600 dal nicosiano Vincenzo Calamaro, e portato oggi in processione il 3° venerdì di novembre.
Il presbiterio è dominato dalla monumentale Cona di Antonello Gagini, del 1511. Si tratta di un monumento d’arte a forma conica, in marmo bianco, che si eleva sopra l’altare maggiore, per un’altezza di circa 10 m. e una larghezza di circa 7m. Nei suoi sei piani, tra fregi, colonnine, nicchie e cornici, si susseguono numerose figure con vesti a disegni ed arabeschi dorati, mentre i riquadri centrali sono dedicati a storie inerenti la vita della Madonna. La Cona è sormontata da una statua marmorea di San Michele, probabilmente gaginesca, che sembra giustapposta e non fa parte dell’impianto dell’opera e da un dipinto murale eseguito nel 1908 da Ettore Ximenez, che raffigura la consacrazione della chiesa. Nell’abside sinistra si trova la cappella del SS. Sacramento recante un paliotto d’altare del 1660 raffigurante la Crocifissione, sovrastato da due colonne di verdone orientale. Lungo la navata sinistra, degne di nota sono una statua in marmo del XVI sec., di scuola gaginesca o di Francesco Laurana, raffigurante la Madonna col Bambino, un quadro della Sacra Famiglia, opera del 1830 di Nicolò Carta e una statua lignea di Gianbattista Li Volsi raffigurante l’Angelo Custode. Dalla stessa navata si accede alla sacrestia dove si possono ammirare un quadro di Pio VII, creatore della diocesi, uno stendardo di damasco rosso con aquila e stemma aragonese, donato alla città dall’imperatore Pietro II d’Aragona nel 1337 e un voluminoso archivio capitolare che raccoglie la maggior parte della storia di Nicosia.
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Basilica Santa Maria Maggiore. Chiunque osservi il panorama nicosiano resta affascinato dalla mole della Basilica di Santa Maria Maggiore, situata nella parte alta del paese, sotto i piedi del castello. Essa fu costruita in sostituzione della chiesa di Santa Maria La Scala, che, edificata nel XII secolo, sorgeva poco più sotto, oltre il Piano dell’Orologio, dove sono visibili i resti delle fondamenta, ma crollò nella grande frana del 1757. Un decennio dopo, su progetto dell’architetto catanese Giuseppe Serafini, iniziarono i lavori di ricostruzione del nuovo edificio sacro, che si conclusero con la consacrazione celebrata nel 1904. Il prospetto principale è arricchito da uno splendido portale barocco, donato dal barone La Via di S. Agrippina, che lo salvò dal crollo del suo palazzo avvenuto con la frana. L’interno, i cui stucchi e ornamenti furono realizzati nei primi del’900 dal catanese Carmelo Guglielmino, è costituito da tre navate, sedici colonne con capitelli in stile corinzio e una cupola ottagonale. Entrando dal portale maggiore, sulla destra è possibile osservare La Madonna dell’Assunta, scolpita dal gangitano Filippo Quattrocchi nel 1792. Continuando lungo la navata, degne di nota sono una statua lignea di Stefano Li Volsi, raffigurante Sant’Onofrio e la sedia di Carlo V, sulla quale sedette il sovrano nel 1535, durante la sua permanenza a Nicosia. Nell’abside destra è collocata la cappella del SS. mo Crocifisso, nella quale emerge il Crocifisso del Padre delle Misericordia, realizzato nei primi anni del ‘600 dal nicosiano Vincenzo Calamaro, e portato oggi in processione il 3° venerdì di novembre. Il presbiterio è dominato dalla monumentale Cona di Antonello Gagini, del 1511. Si tratta di un monumento d’arte a forma conica, in marmo bianco, che si eleva sopra l’altare maggiore, per un’altezza di circa 10 m. e una larghezza di circa 7m. Nei suoi sei piani, tra fregi, colonnine, nicchie e cornici, si susseguono numerose figure con vesti a disegni ed arabeschi dorati, mentre i riquadri centrali sono dedicati a storie inerenti la vita della Madonna. La Cona è sormontata da una statua marmorea di San Michele, probabilmente gaginesca, che sembra giustapposta e non fa parte dell’impianto dell’opera e da un dipinto murale eseguito nel 1908 da Ettore Ximenez, che raffigura la consacrazione della chiesa. Nell’abside sinistra si trova la cappella del SS. Sacramento recante un paliotto d’altare del 1660 raffigurante la Crocifissione, sovrastato da due colonne di verdone orientale. Lungo la navata sinistra, degne di nota sono una statua in marmo del XVI sec., di scuola gaginesca o di Francesco Laurana, raffigurante la Madonna col Bambino, un quadro della Sacra Famiglia, opera del 1830 di Nicolò Carta e una statua lignea di Gianbattista Li Volsi raffigurante l’Angelo Custode. Dalla stessa navata si accede alla sacrestia dove si possono ammirare un quadro di Pio VII, creatore della diocesi, uno stendardo di damasco rosso con aquila e stemma aragonese, donato alla città dall’imperatore Pietro II d’Aragona nel 1337 e un voluminoso archivio capitolare che raccoglie la maggior parte della storia di Nicosia. Per la redazione del testo è stata adoperata la seguente bibliografia: Contino N., Nicosia, Guida storico-turistica. Ass. Pro Loco, Nicosia 1990; D’Urso G. e Costa F., La Basilica di Santa Maria Maggiore in Nicosia; Gioco S., Nicosia Diocesi. Scuola Salesiana del Libro, Catania 1972.
Basilica di Santa Maria Maggiore. Anyone beholding the landscape of Nicosia is caught by the height of the Basilica Santa Maria Maggiore. It is situated in the upper part of the town, under the feet of the castle. It was built to replace the church of Santa Maria La Scala. It stood just below the Piano dell’Orologio, where one can still see the rests of the foundations. It had collapsed in 1757 owing to the great landslide that struck the town. A decade after the landslide, the architect Giuseppe Serafini, coming from Catania, began the reconstruction of the new sacred building. The works ended with its consecration in 1904. The main entrance, is enriched by a splendid Baroque portal. It was donated by Baron La Via di S. Agrippina, who had preserved it after the collapse of his palace owing to the landslide. The interior stuccoes and ornaments were completed in the early 1900s by Carmelo Guglielmino from Catania. There you can admire three naves, sixteen Corinthian columns and an octagonal dome. Entering the main portal, on the right, you can see the Madonna dell’Assunta. The statue was carved by Filippo Quattrocchi form Gangi in 1792. Proceeding along the right aisle, two works of art are worthy to be noted: a wooden statue of St. Onofrio by Stefano Li Volsi, and the chair of Charles V, on which the emperor sat in 1535 during his visit in Nicosia. The right apse shows the chapel of the SS.mo Crocifisso. There emerges the Crucifix of the Father of Mercy, realized in the early 1600s by Niccolò Vincenzo Calamaro. Still today it is carried in procession on the 3rd of November. The monumental Cona (1511) by Antonello Gagini dominates the presbytery. It is a white, marble conical work of art, rising above the main altar (10 x 7 meters). In its six levels, among friezes, columns, niches and frames, numerous figures are adorned with golden designs and arabesques. The central panels display the stories of the Virgin Mary. The Cona is surmounted by a marble statue of St. Michael, probably made by Gagini. It looks juxtaposed and it doesn’t belong to the whole work of art. There you can also admire a wall painting of 1908 by Ettore Ximenez, depicting the consecration of the church. In the left apse there is the SS. Sacramento chapel whose altarpiece of 1660 shows the Crucifixion. Two columns of Oriental verdone dominate it. Along the left aisle, worthy of note are: a 16th century marble statue, probably by Gagini’s school or by Francesco Laurana, depicting the Madonna and Child; a picture of the Holy Family, of 1830 by Nicolò Carta; and a wooden statue by Gianbattista Li Volsi depicting the Guardian Angel. From the same nave you can access the sacristy. There you can admire a picture of Pius VII, the founder of the diocese; a red damask banner with an eagle and a coat of arms of the Aragonite period, given to the city by Emperor Peter II of Aragon in 1337; and a massive archive that gathers most of Nicosia’s history. For the editing of the text the following bibliography has been used: Contino N., Nicosia, Guida storico-turistica. Ass. Pro Loco, Nicosia 1990; D’Urso G. e Costa F., La Basilica di Santa Maria Maggiore in Nicosia; Gioco S., Nicosia Diocesi. Scuola Salesiana del Libro, Catania 1972.
Basilika Hl.Maria Maggiore. Wer die Landschaft von Nicosia beobachtet,ist Fasziniert von der Mehrheit der Basilika Hl.Maria Maggiore, die sich im oberen Teil der Stadt unter den Füßen der Burg befindet und anstelle der im XII Jahrhundert erbauten Kirche Hl.Maria La Scala,errichtet wurde.Unten,über dem Boden der Uhr,wo die Überreste der Fundamente sichtbar sind,aber in den großen Erdrutsch von 1757.Ein Jahrzehnt später,auf ein Projekt der Architekter von Giuseppe Serafini,begann der Wiederaufbau des neuen Sakralbaus,der Sie endete mit der Weihe,die 1904 gefeiert wurde.Die Hauptfassade wird durch ein prächtiges barockes Portal bereichert,das vom Baron La Via des Heiligen Agrippina,gespendet wurde,der ihn vor dem Zusammenbruch seines Palastes rettete,der mit dem Erdrutsch stattgefunden hatte,und Ornament,wurden in den frühen 1900er Jahren von Carmelo Guglielino gemacht,besteht aus drei naves sechzehn Säulen mit Kapitellen im korinthischen Stil und eine achteckige Kuppel.Aus dem Hauptportal,auf der rechten Seite ist es möglich,die Madonna der Assunta zu ossarvate,von der gangitano Filippo Quattrocchi im Jahre 1792.Fortgesesetzt entlang des Kirchen naves,beachtenswert sind eine hölzerne Statue von Stefano Li Volsi,die Sant’onofrio und den Stuhl von Carlo V.darstellt die der Souverän saß 1535,während seines Aufenthaltes in Nicosia.In der rechten Apsis platziert die Kapelle des Heiligsten Kruzifix,in dem das Kruzifix des Vaters der Barmherzigkeit,in den frühen 600er Jahren von der Nicosiano Vincenzo Calamaro gemacht,und heute in Prozession am 3.Freitag im November gebracht.Das Presbyterium wird von der monumentalen Ikone von Antonello Gagini,aus dem Jahr 1511 beherrscht.Es ist ein konisches Kunstdenkmal aus weißem Marmor,das sich über den Hochalter erhebt und eine Höhe von etwa 10m erreicht und eine Breite von etwa 7m.Auf seinen sechs Etagen,drunter Friese,Säulen,Nischen und Rahmen,folgen zahlreiche Figuren mit Zeichnungen und goldenen Arabesken,wärend die zentralen Tafeln Geschichten über das Leben der Madonna gewidmet sind.Die Ikona wird von einer Marmor statue von Hl.Michele wahrscheinlich von Gaginesca,überragt,die nebenan erscheint und nicht Teil des Werkes ist,und einem Wandgemälde von Ettore ximenez aus dem Jahr 1908,das die Weihe der Kirche darstellt.In der linken Apsis befindet sich die Kapelle des Heiligen Sakraments mit einer Atarfront aus dem Jahre 1660,die Kreuzigung darstellt und von zwei orientalischen Säulen überragt wird.Am linken Seiten naves sind eine Marmorstatue aus der Gaginesque-Schule aus dem XVI Jahrhundert oder Francesco Laurana zu sehen,die Madonna mit dem Kind darstellt,ein Gemälde der Heiligen Familie,ein Werk von Nicolò Carta 1830 und eine Holzstatue von Gianbattistista Li Volsi der Schutzengel wird dargestellt,und aus dem gleichen Gangi erreichen wir die Sakristei,wo wir ein Gemälde des frommen VII,Schöpfer der Diözese,bewundern können,rotes Damast mit Adler und aragonesischem Wappen,das der Kaiser Pietro II von Aragon der Stadt geschenkt hat 1337 und ein umfangreiches Kapitel Archiv,das den größten Teil der Geschichte von Nicosia sammelt. Zur Aufbereitung des Textes wurde folgende Literaturliste verwendet: Contino N.Nicosia,Guida storico-turistica.Ass.Pro Loco,Nicosia 1990 D’Urso G.e Costa F.La Basilica di Santa Maria Maggiore in Nicosia Gioco S.,Nicosia Diocesi.Scuola Salesiana del Libro,Catania 1972. Die erzählende Stimme ist von Tina Vaccalluzzo.
Basilica Santa Maria Maggiore. Tous ceux qui viennent a Nicosia restent fasciné par la taille de la Basilique de Santa Maria Maggiore. L’église est située dans la partie supérieure de la ville, aux pieds du château. Elle a été construite pour remplacer l’église de Santa Maria La Scala, qui se trouvait juste au-dessous, au-delà du Piano dell’Orologio, où on peut encore observer les restes des fondements. Il a été renversé à l’occasion du glissement de terrain qui a frappé la ville en 1757. Dix ans après le glissement de terrain, l’architecte de Catania Giuseppe Serafini, a commencé la reconstruction du nouveau bâtiment sacré, mais les travaux ont été lentes et furent achevés en 1904, date de la consécration. La façade principale est décorée d’un magnifique portail baroque, donné par le baron La Via di S. Agrippina, qui l’a sauvé de l’effondrement de son palais au lendemain du glissement de terrain. L’intérieur, dont les stucs et les ornements ont été faites dans le premières années de 1900 par Carmelo Guglielmino de Catania, se compose de trois nefs, seize colonnes à chapiteaux corinthien et une coupole octogonale. Une fois qu’on entre de la porte principale, à droite, on peut voir La Madonna dell’Assunta, sculptée en 1792 par Filippo Quattrocchi de Gangi. En continuant le long de l’allée droite, on mentionne: une statue en bois de Stefano Li Volsi, qui représente Saint Onofrio et la Chaise royale de Charles V, sur laquelle il s’était assis en 1535, lors de son séjour à Nicosie. Dans l’abside de droite, il y a la chapelle du SS.mo Crocifisso. Là on peut admirer le Crucifix du Père de la Miséricorde, construit au début des années 1600 par Vincenzo Calamaro de Nicosie, et maintenant conduit en procession le 3ème vendredi de Novembre. Le presbytère est dominé par la monumentale Cona de Antonello Gagini (1511). Il s’agit d’une œuvre monumentale en forme conique, en marbre blanc, qui se dresse au-dessus de l’autel (hauteur 10 x 7 mètres). Dans ses six niveaux, entre colonnes, frises, creux et cadres, il y a plusieurs figures dont les vêtements présentent des dessins et des arabesques en or. Les panneaux centrales montrent les histoires de la de la Vierge Marie. La Cona est surmontée par une statue de marbre de San Michele, probablement de Gagini, qui semble juxtaposée et ne fait pas partie du monument. Au-dessus du mur de marbre, on peut voir une peinture murale faite en 1908 par Ettore Ximenez, représentant la consécration de l’église en 1904. Dans l’abside gauche, il y a la chapelle du SS. Sacramento, dont l’autel frontal de 1660, dominé par deux colonnes de verdone oriental, représente la Crucifixion. Le long de l’allée, à gauche, digne de mention, il y a une statue en marbre du XVI siècle de l’école de Gagini ou de Francesco Laurana, qui représentante la Viege avec l’Enfant, une peinture de la Sainte Famille, une œuvre de 1830 de Nicolò Carta, et une statue en bois de Gianbattista Li Volsi, représentant l’Ange Gardien. De la même allée on arrive à la sacristie où on peut admirer un tableau de Pie VII, fondateur de l’épiscopat, un étendard de damas rouge avec un aigle et boucliers, donnés à la ville par l’empereur Pierre II d’Aragon en 1337; et un archive volumineux qui rassemble une ample partie de l’histoire de Nicosie. Pour la rédaction du texte la bibliographie suivante a été utilisée: Contino N., Nicosia, Guida storico-turistica. Ass. Pro Loco, Nicosia 1990; D’Urso G. e Costa F., La Basilica di Santa Maria Maggiore in Nicosia; Gioco S., Nicosia Diocesi. Scuola Salesiana del Libro, Catania 1972.
Basílica de S. Maria Maggiore. Quienquiera que observe el paisaje nicosiano está fascinado por la gran parte de la Basílica de Santa Maria Maggiore, ubicada en la parte alta de la ciudad, a los pies del castillo. Fue construido para reemplazar la iglesia de Santa María La Scala, que, construida en el siglo XII, se encontraba un poco más abajo, más allá del Plan del Reloj, donde se pueden ver los restos de los cimientos, pero se derrumbó en el gran derrumbe de 1757. Una década más tarde, bajo el proyecto del arquitecto Catania Giuseppe Serafini, se iniciaron las obras de reconstrucción del nuevo edificio sagrado, que terminó con la consagración celebrada en 1904. La fachada principal está enriquecida por un espléndido portal barroco, donado por el barón La Via di S. Agrippina, que lo salvó del colapso de su palacio que ocurrió con el desprendimiento de tierras. El interior, cuyos estucos y adornos fueron hechos a principios del siglo XX por Carmelo Guglielmino de Catania, consta de tres naves, dieciséis columnas con capiteles corintios y una cúpula octagonal. Al entrar por el portal principal, a la derecha, se puede ver la Virgen de la Asunción, esculpida por el gangitano Filippo Quattrocchi en 1792. Continuando a lo largo de la nave, hay que destacar una estatua de madera de Stefano Li Volsi, que representa a Sant’Onofrio y la silla de Carlos V, en la que se sentó el soberano en 1535, durante su estancia en Nicosia. En el ábside derecho se encuentra la capilla de las SS. mo Crocifisso, en el cual emerge el Crucifijo del Padre de la Misericordia, hecho a principios de los años 600 por el nicosiano Vincenzo Calamaro, y llevado hoy en procesión el 3er viernes de noviembre. El presbiterio está dominado por la monumental Cona de Antonello Gagini, fechada en 1511. Es un monumento de arte en forma cónica, en mármol blanco, que se eleva sobre el altar mayor, a una altura de unos 10 m. y una anchura de unos 7m. En sus seis pisos, entre frisos, pequeñas columnas, nichos y cornisas, numerosas figuras se acompañan con batas en diseños dorados y arabescos, mientras que los paneles centrales están dedicados a historias sobre la vida de la Virgen. La Cona está coronada por una estatua de mármol de San Michele, probablemente gaginesca, que parece estar yuxtapuesta y no es parte de la estructura de la obra y una pintura mural realizada en 1908 por Ettore Ximenez, que representa la consagración de la iglesia. En el ábside izquierdo se encuentra la capilla de las SS. Sacramento con un frontal de altar de 1660 que representa la crucifixión, dominada por dos columnas de verde oriental. A lo largo del pasillo izquierdo, destacan una estatua de mármol del siglo XVI, de la escuela Gagini o Francesco Laurana, que representa a la Virgen y el Niño, una pintura de la Sagrada Familia, una obra de Nicolò Carta de 1830 y una estatua de madera de Gianbattista. Li Volsi representando al Ángel Guardián. Desde el mismo pasillo entras en la sacristía donde puedes admirar una foto de Pío VII, creador de la diócesis, una pancarta de damasco rojo con un águila y un escudo de armas aragonés, que el emperador Pedro II de Aragón dio a la ciudad en 1337 y un voluminoso capítulo de archivo. Que recoge la mayor parte de la historia de Nicosia. Se ha utilizado la siguiente bibliografía para la preparación del texto: Contino N., Nicosia, guía histórico-turístico. Asociación Pro Loco, Nicosia 1990; D’Urso G. y Costa F., La Basílica de Santa Maria Maggiore en Nicosia; Juego S., Nicosia Diócesis. Escuela Salesiana del Libro, Catania 1972.
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