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Palazzo La Motta di San Silvestro
L’imponente Palazzo dei Baroni La Motta di San Silvestro, prima dei Marchesi Ansaldi di Spataro, risalente al XVIII secolo, si erge dirimpetto al campanile della Cattedrale, sul retro di Piazza Garibaldi.

La costruzione, ristrutturata agli inizi del XX secolo, presenta una semplice facciata con pietre a vista, composta da tre piani. Come nel palazzo Falco, anche in questo prospetto si snodano ben cinque balconi per piano, sormontati qui da cornici barocche mistilinee e caratterizzati da inferriate panciute, che sottolineano i caratteri dello stile barocco del monumento. Il portale d’ingresso è sovrastato dal balcone centrale, più grande degli altri, quello del salone di rappresentanza, balcone incastonato armoniosamente negli stipiti e sormontato dall’elegante stemma in pietra che raffigura tre stelle ad otto raggi. Rispetto ai balconi del piano centrale, quelli dell’ultimo piano, come in molti altri palazzi, sono più bassi e meno maestosi e fanno perciò pensare al piano adibito alla servitù. L’imponente portale d’ingresso, messo in rilievo da eleganti stipiti con basamenti in pietra, dallo stile piuttosto lineare, è arricchito da due porte minori ai lati, che si caratterizzano per piccole gradinate, formate rispettivamente da tre e quattro gradini in pietra. L’edificio si chiude in alto, elegantemente, con una semplice e leggera decorazione formata da piccole mensole. Molto raffinato è l’atrio neorinascimentale, al quale si accede da un arco a tutto sesto
Qui, nella parte bassa, in armonia con la porta centrale, decorata finemente in ferro battuto e poggiante su tre gradini dalla linea curva, si affacciano finestre con ampie strombature, anch’esse sobrie ed eleganti. Nella parte superiore, i balconi, disposti in maniera asimmetrica, sì da creare un particolare gioco di vuoti nella facciata interna, sono protetti da raffinate balaustre e sono sormontati da finestrelle tipicamente barocche. Particolare di questo palazzo sono gli affreschi di Salvatore Gregorietti, uno dei più fervidi ed eclettici artisti palermitani che solcarono le scene della città tra la fine dell’800 e i primi decenni del ‘900. Il palazzo La Motta di San Silvestro è attualmente sotto vincolo dell’Assessorato ai Beni Culturali
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L’imponente Palazzo dei Baroni La Motta di San Silvestro, prima dei Marchesi Ansaldi di Spataro, risalente al XVIII secolo, si erge dirimpetto al campanile della Cattedrale, sul retro di Piazza Garibaldi. La costruzione, ristrutturata agli inizi del XX secolo, presenta una semplice facciata con pietre a vista, composta da tre piani. Come nel palazzo Falco, anche in questo prospetto si snodano ben cinque balconi per piano, sormontati qui da cornici barocche mistilinee e caratterizzati da inferriate panciute, che sottolineano i caratteri dello stile barocco del monumento. Il portale d’ingresso è sovrastato dal balcone centrale, più grande degli altri, quello del salone di rappresentanza, balcone incastonato armoniosamente negli stipiti e sormontato dall’elegante stemma in pietra che raffigura tre stelle ad otto raggi. Rispetto ai balconi del piano centrale, quelli dell’ultimo piano, come in molti altri palazzi, sono più bassi e meno maestosi e fanno perciò pensare al piano adibito alla servitù. L’imponente portale d’ingresso, messo in rilievo da eleganti stipiti con basamenti in pietra, dallo stile piuttosto lineare, è arricchito da due porte minori ai lati, che si caratterizzano per piccole gradinate, formate rispettivamente da tre e quattro gradini in pietra. L’edificio si chiude in alto, elegantemente, con una semplice e leggera decorazione formata da piccole mensole. Molto raffinato è l’atrio neorinascimentale, al quale si accede da un arco a tutto sesto. Qui, nella parte bassa, in armonia con la porta centrale, decorata finemente in ferro battuto e poggiante su tre gradini dalla linea curva, si affacciano finestre con ampie strombature, anch’esse sobrie ed eleganti. Nella parte superiore, i balconi, disposti in maniera asimmetrica, sì da creare un particolare gioco di vuoti nella facciata interna, sono protetti da raffinate balaustre e sono sormontati da finestrelle tipicamente barocche. Particolare di questo palazzo sono gli affreschi di Salvatore Gregorietti, uno dei più fervidi ed eclettici artisti palermitani che solcarono le scene della città tra la fine dell’800 e i primi decenni del ‘900. Il palazzo La Motta di San Silvestro è attualmente sotto vincolo dell’Assessorato ai Beni Culturali.
Per la redazione del testo è stata adoperata la seguente bibliografia: Nicosia vita quotidiana nei palazzi baronali; Progetto di educazione permanente Nicosia a. s. 2004-2005 Il Lunario
The imposing palace of the barons La Motta di San Silvestro, the first of the Marquises Ansaldi di Spataro, dating back to the 18th century, stands opposite the bell tower of the Cathedral, at the back of Piazza Garibaldi. The building, renovated at the beginning of the 20th century, has a simple façade with exposed stone, composed of three floors. As in the Palazzo Falco, also in this façade there are five balconies per floor, surmounted here by mixtilinear baroque cornices characterized by bulging railings, which underline the characters of the monument’s baroque style. The entrance portal is overlooked by the central balcony, larger than the others, that of the reception hall, a balcony harmoniously set in the jambs and surmounted by the elegant stone emblem depicting three eight-ray stars. Compared to the balconies of the central floor, those on the top floor, as in many other buildings, are lower and less majestic and therefore make us think of the floor used as servants. The imposing entrance portal, highlighted by elegant jambs with stone bases, with a rather linear style, is enriched by two smaller doors on the sides, which are characterized by small stairways, formed respectively by three and four stone steps. The building is closed at the top, elegantly, with a simple and light decoration formed by small shelves. The neo-Renaissance atrium is very refined, which is accessed by a round arch. Here, in the lower part, in harmony with the central door, finely decorated in wrought iron and resting on three steps with a curved line, there are windows with wide splayings, also sober and elegant. In the upper part, the balconies, arranged asymmetrically, so as to create a particular game of voids in the internal façade, are protected by refined balustrades and are surmounted by typically Baroque small windows. Particular of this building are the frescoes by Salvatore Gregorietti, one of the most fervent and eclectic artists from Palermo who furrowed the scenes of the city between the end of the 1800s and the first decades of the 1900s. The building La Motta di San Silvestro is currently under the ‘Department of Cultural Heritage.
The following bibliography has been used for the preparation of the text: Nicosia daily life in the baronial buildings; Nicosia permanent education project a. s. 2004-2005 The Lunario
Der imposante Palast der Barone La Motta di San Silvestro, der erste der Marquises Ansaldi di Spataro aus dem 18. Jahrhundert, befindet sich gegenüber dem Glockenturm der Kathedrale auf der Rückseite der Piazza Garibaldi. Das zu Beginn des 20. Jahrhunderts renovierte Gebäude hat eine einfache Fassade aus freiliegendem Stein, die sich aus drei Stockwerken zusammensetzt. Wie im Palazzo Falco gibt es auch in dieser Fassade fünf Balkone pro Etage, auf denen sich mischbare Barockgesimse befinden, die durch gewölbte Geländer gekennzeichnet sind, die den Charakter des Barockstils des Denkmals unterstreichen. Das Eingangsportal wird vom zentralen Balkon überragt, der größer ist als die anderen, der Empfangshalle, einem Balkon, der harmonisch in die Türpfosten eingelassen ist und von dem eleganten Steinemblem überragt wird, das drei achtstrahlige Sterne darstellt. Im Vergleich zu den Balkonen des mittleren Stockwerks sind die im obersten Stockwerk, wie in vielen anderen Gebäuden, niedriger und weniger majestätisch und lassen uns daher an den Boden denken, der als Diener dient. Das imposante Eingangsportal, das durch elegante Pfosten mit Steinsockeln in eher linearem Stil hervorgehoben wird, wird durch zwei kleinere Türen an den Seiten bereichert, die durch kleine Treppen gekennzeichnet sind, die jeweils aus drei und vier Steintreppen bestehen. Das Gebäude ist an der Spitze elegant geschlossen und mit einer einfachen und hellen Dekoration versehen, die durch kleine Regale gebildet wird. Das Atrium aus der Neorenaissance ist sehr raffiniert und über einen Rundbogen zugänglich. Hier, im unteren Teil, in Harmonie mit der zentralen Tür, die fein mit Schmiedeeisen verziert ist und auf drei Stufen mit einer geschwungenen Linie ruht, gibt es Fenster mit breiten Aussparungen, die ebenfalls schlicht und elegant sind. Im oberen Teil sind die Balkone, die asymmetrisch angeordnet sind, um ein besonderes Spiel von Hohlräumen in der Innenfassade zu erzeugen, durch raffinierte Balustraden geschützt und werden von typisch barocken kleinen Fenstern überragt. Besonders hervorzuheben sind die Fresken von Salvatore Gregorietti, einem der leidenschaftlichsten und vielseitigsten Künstler Palermos, der die Szenen der Stadt zwischen dem Ende des 19. Jahrhunderts und den ersten Jahrzehnten des 20. Jahrhunderts gezeichnet hat. Abteilung für Kulturerbe. Die folgende
Bibliographie wurde für die Erstellung des Textes verwendet: Nikosia Alltag in den Baronialgebäuden Ständiges Bildungsprojekt in Nikosia a. s. 2004-2005 Der Lunario
L’imposant palais des barons La Motta di San Silvestro, le premier des Marquis Ansaldi di Spataro, datant du XVIIIe siècle, se trouve en face du clocher de la cathédrale, à l’arrière de la place Garibaldi. Le bâtiment, rénové au début du XXe siècle, présente une façade simple en pierres apparentes, composée de trois étages. Comme dans le Palazzo Falco, cette façade comprend également cinq balcons par étage, surmontés de corniches mixtes et de baroques caractérisées par des balustrades bombées, qui soulignent les caractères du style baroque du monument. Le portail d’entrée est dominé par le balcon central, plus grand que les autres, celui de la salle de réception, balcon harmonieusement encastré dans les jambages et surmonté de l’élégant emblème en pierre représentant trois étoiles à huit rayons. Comparés aux balcons de l’étage central, ceux du dernier étage, comme de nombreux autres bâtiments, sont plus bas et moins majestueux et font donc penser au sol utilisé comme domestique. L’imposant portail d’entrée, souligné par d’élégants montants à bases de pierre, de style plutôt linéaire, s’enrichit de deux portes latérales plus petites, caractérisées par de petits escaliers, formés respectivement de trois et quatre marches de pierre. Le bâtiment est fermé au sommet avec élégance, avec une décoration simple et légère formée de petites étagères. L’atrium néo-Renaissance est très raffiné, auquel on accède par un arc en plein cintre. Ici, dans la partie inférieure, en harmonie avec la porte centrale finement décorée en fer forgé et reposant sur trois marches à ligne courbe, il y a des fenêtres à larges évasements, également sobres et élégantes. Dans la partie supérieure, les balcons, disposés asymétriquement de manière à créer un jeu particulier de vides dans la façade interne, sont protégés par des balustrades raffinées et sont surmontés de petites fenêtres typiquement baroques. Les fresques de Salvatore Gregorietti, l’un des artistes les plus fervents et éclectiques de Palerme qui ont sillonné les scènes de la ville entre la fin du XIXe siècle et les premières décennies du XXe siècle, sont particulièrement remarquables. Le bâtiment La Motta di San Silvestro est actuellement ‘Département du patrimoine culturel.
La bibliographie suivante a été utilisée pour la préparation du texte: La vie quotidienne à Nicosie dans les bâtiments baronniaux Projet d’éducation permanente à Nicosie a. s. 2004-2005 Le Lunario
El imponente palacio de los barones La Motta di San Silvestro, el primero de los marqueses Ansaldi di Spataro, que data del siglo XVIII, se encuentra frente al campanario de la catedral, en la parte posterior de la Piazza Garibaldi. El edificio, renovado a principios del siglo XX, tiene una fachada simple con piedra vista, compuesta de tres pisos. Al igual que en el Palazzo Falco, también en esta fachada hay cinco balcones por piso, superados aquí por cornisas barrocas mixtas, caracterizadas por barandillas abultadas, que subrayan los personajes del estilo barroco del monumento. El portal de la entrada está dominado por el balcón central, más grande que los otros, el de la sala de recepción, un balcón colocado en armonía en las jambas y rematado por el elegante emblema de piedra que representa tres estrellas de ocho rayos. En comparación con los balcones del piso central, los que están en el piso superior, como en muchos otros edificios, son más bajos y menos majestuosos y, por lo tanto, nos hacen pensar en el piso utilizado como sirvientes. El imponente portal de entrada, resaltado por elegantes jambas con bases de piedra, con un estilo bastante lineal, está enriquecido por dos puertas más pequeñas en los lados, que se caracterizan por pequeñas escaleras, formadas respectivamente por tres y cuatro escalones de piedra. El edificio está cerrado en la parte superior, elegantemente, con una decoración sencilla y ligera formada por pequeños estantes. El atrio neorrenacentista es muy refinado, al que se accede mediante un arco redondo. Aquí, en la parte inferior, en armonía con la puerta central, finamente decorada en hierro forjado y apoyada en tres escalones con una línea curva, hay ventanas con amplios espacios, también sobrios y elegantes. En la parte superior, los balcones, dispuestos asimétricamente, para crear un juego particular de vacíos en la fachada interna, están protegidos por balaustradas refinadas y están coronados por ventanas pequeñas típicamente barrocas. Particular de este edificio son los frescos de Salvatore Gregorietti, uno de los artistas más fervientes y eclécticos de Palermo que surcaron las escenas de la ciudad entre fines del siglo XIX y las primeras décadas del siglo XX. ‘Departamento de Patrimonio Cultural.
Se ha utilizado la siguiente bibliografía para la preparación del texto: Nicosia la vida cotidiana en los edificios baroniales. Proyecto de educación permanente de Nicosia a. s. 2004-2005 El Lunario
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