Scopri Nicosia...

Scopri castelli medievali  e borghi pittoreschi: itinerari tra storia, natura e 

sapori autentici del nostro territorio.

Chiesa S. Biagio - Museo Diocesano

Chiesa di S. Biagio. II monastero femminile di S. Biagio è menzionato in un documento della regia Cancelleria dell’11 giugno 1433, nel quale si ordina ai Giurati di Nicosia di destinare 4 once per la riparazione delle mura pericolanti in lu ‘locu lu quali 6 lu munasterio di santu Blasi. Notevoli restauri furono compiuti ai tempi di Mons. Migliaccio (1698-1729), che benedisse i locali. Il monastero ospitò sino a 50 monache benedettine. Dopo la soppressione, parte dell’edificio fu venduto. Quella rimasta fu concessa a Mons. Cozzucli per collocarvi il seminario. che vi ebbe sede fino al 1960. La chiesa è rivestita di bellissimi stucchi della fine del 1700. Per gli altari Giuuseppe Velasco dipinse 5 delle sue tele più riuscite: S. Biagio che guarisce un ammalato di gola, S. Benedetto che abbatte la statua di Apollo, S. Scolastica, il martirio di S. Placido e compagni, la Presentazione di Gesù al Tempio. Dietro il quadro di S. Biagio ,nell’altare maggiore, si trova la statua in legno del 1600, opera dei Li Volsi. Hanno trovato posto nella chiesa: una custodia riccamente scolpita in legno, da attribuirsi sicuramente a Pietro Bencivinni, che proviene dalla chiesa Francescana di S. Maria di Gesù, oggi caserma; il gruppo del Cristo flagellato da due aguzzini, di G. B Li Volsi; e altre opere di valore storico e artistico appartenenti ad altre chiese.

Museo Diocesano La Diocesi di Nicosia il 26 Maggio 2018 apre le porte dell’ex Monastero delle Benedettine e della Chiesa monumentale di San Biagio per ospitare alcuni capolavori d’arte sacra che compongono il suggestivo percorso del Museo Diocesano. Il complesso museale, di origine medievale, è il risultato di diversi corpi di fabbrica che nei secoli, attraverso processi di ampliamento ha visto il passaggio di tante realtà che si sono susseguite fino a un graduale abbandono; oggi questi luoghi, opportunamente restaurati, assumono una nuova dimensione pastorale. Tesori che un tempo abbellivano le chiese o facevano parte del corredo liturgico nelle celebrazioni, oggi si possono ammirare nel pieno del loro valore storico-artistico e culturale. Immagini e arredi sacri, provenienti da tempi lontani e da tradizioni che costituiscono il bagaglio della nostra identità culturale e religiosa, comunicano a noi un messaggio che viene recuperato ed esaltano attraverso la forza evocativa della bellezza, la quale talvolta si mostra ferita dal tempo e bisognosa di cure e attenzione. Tutte le opere esposte, dai dipinti alle sculture, dagli argenti ai manufatti tessili, sono il risultato di committenze che hanno fatto di Nicosia una culla dell’arte nel cuore della Sicilia lungo l’arco dei secoli. Dalle tavole quattrocentesche del soffitto ligneo dall’antica chiesa di San Nicola al Sant’Eligio vescovo dipinto nel 1536 da Johannes De Matta, dalle tele della prima metà del Seicento, il cui vertice è nel Martirio di San Bartolomeo, capolavoro di Jusepe De Ribera detto lo Spagnoletto, alle pale d’altare settecentesche di Giuseppe Velasco che eternano un’armonia neoclassica, traspira un tangibile desiderio di intravedere l’Eterno.

Grazie alle suggestive sculture di Giambattista e Stefano Li Volsi, dei primi anni del Seicento, passando per le tele di Filippo Randazzo, è possibile conoscere da vicino la raffinata scuola artistica nicosiana, che vedremo rifiorire tra i dettagli nascosti mediante mirati interventi di restauro. Allo stesso modo, giungono a noi capolavori tessili e argentei capaci di suscitare meraviglia per la minuzia di particolari nei ricami e nelle cesellature a rilievo, manufatti che raccontano ritualità lontane ma di estremo fascino e che ancora oggi trasudano di una liturgia da riscoprire. L’ingegno creativo di pittori, argentei, scultori, stuccatori e fini ricamatori si svela ai nostri occhi per farci cogliere l’opera d’arte che “ è fessura, spiraglio attraverso cui filtra l’infinito. L’arte inevitabilmente conduce all’estasi e allo stupore” ( S.E. Mons. Salvatore Muratore). Il Museo Diocesano nasce con lo spirito di aprirsi al territorio come fucina di recupero del patrimonio storico artistico e come luogo d’incontro in cui ciascuno può farsi custode della bellezza, come auspicato anche dalle Costituzioni Sinodali diocesane, perché, citando Hermann Hesse, “ Arte significa: dentro a ogni cosa mostrare Dio”.

Galleria immagini

Cerca sul sito

Punti di Interesse

Categorie

Unisciti a SicilyUp: Insieme per Fare la Differenza!

Sei appassionato/a della tua terra e vuoi contribuire a valorizzare la Sicilia? SicilyUp è l’associazione che fa per te! Uniamoci per promuovere cultura, tradizioni e sviluppo nel territorio di Nicosia e oltre.

Il nostro futuro parta da qui!.

Il riciclo creativo non è solo un modo per ridurre i rifiuti, ma anche un’occasione per divertirsi e dare vita a oggetti unici e originali. Con un po’ di immaginazione, possiamo trasformare vecchi oggetti destinati al macero in qualcosa di nuovo e utile.

Via Francesco Salomone, 40

94014 – Nicosia (En)

Info: 346 7404533

Condividi