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Palazzo Nicosia - Piliere
Palazzo Nicosia-Piliere II piliere. situato nell’angolo tra la via Francesco Salomone e Piazzetta Leone II; secondo la tradizione indica l’antico confine tra i due quartieri rivali e cioè i mariani e nicoleti.

La lapide raffigura una piccola nube in in cui esce una mano aperta e piccole lingue di fuoco e la frase in latino presa dal Salmo 145 (144),16: aperis manum tuam et imples (omne animal benedictione), Tu apri la tua mano e sazi (il desiderio di ogni vivente), oppure: Tu apri la tua mano e colmi (di benedizione ogni vivente). Al di sopra vi e un’edicola votiva. Rivalità tra i quartieri – le cause Gravi dovevano essere le ragioni di contrasto fra Ia popolazione nicosiana e le popolazioni normanne e le colonie lombarde, ragioni che traevano origine dalle divergenze di tradizioni e di ordinamenti civili, da diversità di linguaggio e di costumi tra greci, arabi e normanni. Si determinarono quindi quelle contese fra Mariani e’ Nicoleti, che provocarono la divisione della città in due quartieri, i cui nomi ebbero rispettivamente origine dalle due principali chiese. Intatti la popolazione originaria nicosiana, staccatasi dai Normanni e dai coloni, venne a stabilirsi attorno alla torre, che da alcuni si ritiene fabbricata dagli Arabi all’inizio della parte bassa e pianeggiante e che doveva costituire come un presidio avanzato e di vedetta del Castello, trasformata poi in torre campanaria per la nuova chiesa di S Nicolò in Piano. Le popolazioni normanne e i coloni rimasero a costituire il quartiere alto, presso il Castello, sulla rupe, dove alla piccola chiesa di S. Maria avevano sostituito la loro grandiosa chiesa di S. Maria Maggiore. I limiti dei due quartieri erano segnati, secondo la tradizione, da una porta di mezzo, che sorgeva forse presso l’attuale piazzetta di S. Giuseppe e di cui non esistono vestigia né documenti che ne conprovino l’esistenza, o da una specie di pietra miliare, che un tempo esisteva nel cosiddetto Largo del Piliere.
Le limitazioni nelle manifestazioni e nelle attività delle rispettive popolazioni, co rispondenti a questi Iimiti, erano spesso causa di lotte sanguinose, eccidi ed atrocità tali, – ed una località detta Serra-battaglia ne fa testimonianza – che provocarono l’intervento di Ruggero de Guerris, Giustiziete della Val Demone, che fece stipulare nel 1342 un contratto di pace fra i rappresentanti dei due quartieri, in cui venivano poste gravi sanzioni per coloro che avessero provocato discordie e rivalitá. Ma i contrasti non cessarono ed in seguito si aggiunse ancora una ragione di supremazia, determinata dall’aspirazione delle due chiese al titolo di Chiesa Madre. La soluzione si ebbe soltanto dopo la creazione della Diocesi di Nicosia con l’erezione di S. Nicolò a Chiesa Madre il 7 maggio 1816, e con l’assegnazione del titolo di Basilica e di Madrice, con tutti i diritti inerenti, alla Chicsa di S. Maria Maggiore il 1° marzo 1818. Il Barbato contrasta con questa tradizionale origine delle rivalità fra i due quanieri e, premettendo che il quartiere alto di S. Maria era costituito da coloni dell’Italia settentrionale, e quello basso di S. Nicolo da coloni dell’Italia meridionale, a cui si erano sovrapposte le popolazioni originarie nitosiane, aggiunge una considerazione che servirebbe a giustificare le rivalità, determinate più che da differenza onginaria di rito religioso e da supremazia dell’una e dell’altra chiesa per il privilegio matriciale, alle differenze etniche, di cui risultavano costituite le colonie, all’antagonismo tradizionale fra le popolazioni italiche settentrionali e quelle meridionali.
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Palazzo Nicosia-Piliere II piliere. situato nell’angolo tra la via Francesco Salomone e Piazzetta Leone II; secondo la tradizione indica l’antico confine tra i due quartieri rivali e cioè i mariani e nicoleti. La lapide raffigura una piccola nube in in cui esce una mano aperta e piccole lingue di fuoco e la frase in latino presa dal Salmo 145 (144),16: aperis manum tuam et imples (omne animal benedictione), Tu apri la tua mano e sazi (il desiderio di ogni vivente), oppure: Tu apri la tua mano e colmi (di benedizione ogni vivente). Al di sopra vi e un’edicola votiva. Rivalità tra i quartieri – le cause Gravi dovevano essere le ragioni di contrasto fra Ia popolazione nicosiana e le popolazioni normanne e le colonie lombarde, ragioni che traevano origine dalle divergenze di tradizioni e di ordinamenti civili, da diversità di linguaggio e di costumi tra greci, arabi e normanni. Si determinarono quindi quelle contese fra Mariani e’ Nicoleti, che provocarono la divisione della città in due quartieri, i cui nomi ebbero rispettivamente origine dalle due principali chiese. Intatti la popolazione originaria nicosiana, staccatasi dai Normanni e dai coloni, venne a stabilirsi attorno alla torre, che da alcuni si ritiene fabbricata dagli Arabi all’inizio della parte bassa e pianeggiante e che doveva costituire come un presidio avanzato e di vedetta del Castello, trasformata poi in torre campanaria per la nuova chiesa di S Nicolò in Piano. Le popolazioni normanne e i coloni rimasero a costituire il quartiere alto, presso il Castello, sulla rupe, dove alla piccola chiesa di S. Maria avevano sostituito la loro grandiosa chiesa di S. Maria Maggiore. I limiti dei due quartieri erano segnati, secondo la tradizione, da una porta di mezzo, che sorgeva forse presso l’attuale piazzetta di S. Giuseppe e di cui non esistono vestigia né documenti che ne conprovino l’esistenza, o da una specie di pietra miliare, che un tempo esisteva nel cosiddetto Largo del Piliere. Le limitazioni nelle manifestazioni e nelle attività delle rispettive popolazioni, co rispondenti a questi Iimiti, erano spesso causa di lotte sanguinose, eccidi ed atrocità tali, – ed una località detta Serra-battaglia ne fa testimonianza – che provocarono l’intervento di Ruggero de Guerris, Giustiziete della Val Demone, che fece stipulare nel 1342 un contratto di pace fra i rappresentanti dei due quartieri, in cui venivano poste gravi sanzioni per coloro che avessero provocato discordie e rivalitá. Ma i contrasti non cessarono ed in seguito si aggiunse ancora una ragione di supremazia, determinata dall’aspirazione delle due chiese al titolo di Chiesa Madre. La soluzione si ebbe soltanto dopo la creazione della Diocesi di Nicosia con l’erezione di S. Nicolò a Chiesa Madre il 7 maggio 1816, e con l’assegnazione del titolo di Basilica e di Madrice, con tutti i diritti inerenti, alla Chicsa di S. Maria Maggiore il 1° marzo 1818. Il Barbato contrasta con questa tradizionale origine delle rivalità fra i due quanieri e, premettendo che il quartiere alto di S. Maria era costituito da coloni dell’Italia settentrionale, e quello basso di S. Nicolo da coloni dell’Italia meridionale, a cui si erano sovrapposte le popolazioni originarie nitosiane, aggiunge una considerazione che servirebbe a giustificare le rivalità, determinate più che da differenza onginaria di rito religioso e da supremazia dell’una e dell’altra chiesa per il privilegio matriciale, alle differenze etniche, di cui risultavano costituite le colonie, all’antagonismo tradizionale fra le popolazioni italiche settentrionali e quelle meridionali.

Palace Nicosia- Piliere Palazzo Nicosia-Piliere II piliere. located in the corner between via Francesco Salomone and Piazzetta Leone II; according to tradition it indicates the ancient boundary between the two rival districts namely the Marians and Nicoletti. The tombstone depicts a small cloud in which an open hand and small tongues of fire come out and the Latin phrase taken from Psalm 145 (144), 16: aperis manum tuam et imples (omne animal benedictione), You open your hand and satiated (the desire of every living being), or: You open your hand and fill (of blessing every living thing). Above there is a votive kiosk. Neighborhood rivalry – the causes There had to be serious reasons for the contrast between the Nicosian population and the Norman populations and the Lombard colonies, reasons that derived from the differences of traditions and civil order, from diversity of language and customs between Greeks, Arabs and Normans. Those disputes between Mariani and Nicoleti were then determined, which caused the division of the city into two quarters, whose names originated respectively from the two main churches. The original Nicosian population was intact, detached from the Normans and settlers, came to settle around the tower, which some consider to have been built by the Arabs at the beginning of the low and flat part and which was to constitute an advanced garrison and lookout of the Castle, then transformed into a bell tower for the new church of S. Nicolò in Plan. The Norman populations and the settlers remained to constitute the upper quarter, near the Castle, on the cliff, where the small church of S. Maria had replaced their grandiose church of S. Maria Maggiore. The limits of the two neighborhoods were marked, according to tradition, from a middle door, which perhaps stood near the present-day piazzetta di S. Giuseppe and of which there are no vestiges or documents proving their existence, or from a kind of milestone, which once existed in the so-called Largo del Piliere . The limitations in the manifestations and activities of the respective populations, corresponding to these Iimites, were often the cause of bloody struggles, massacres and such atrocities – and a place called Serra-Battle testifies to this – which provoked the intervention of Ruggero de Guerris , Giustiziete della Val Demone, who had a peace contract signed in 1342 between the representatives of the two districts, where serious penalties were imposed for those who caused disagreements and rivalries. But the contrasts did not cease and later a reason for supremacy was added, determined by the aspiration of the two churches to the title of Mother Church. The solution came only after the creation of the Diocese of Nicosia with the erection of St. Nicholas to the Mother Church on 7 May 1816, and with the assignment of the title of Basilica and Madrice, with all the inherent rights, to the Chicsa of S. Maria Maggiore on 1 March 1818. The Barbato contrasts with this traditional origin of the rivalries between the two men and, premising that the high district of S. Maria consisted of settlers from northern Italy, and the lower district of S. Nicolo from settlers from southern Italy, to which the original Nitosan populations had superimposed, adds a consideration that would serve to justify the rivalries, determined more than by a mere difference of religious rite and by supremacy of either church due to matricial privilege, to ethnic differences, of which the colonies were constituted, to the traditional antagonism between the northern Italic and the southern populations.



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