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Chiesa di S. Calogero
Chiesa S. Calogero L’antica chiesetta di S. Calogero sorgeva sotto la Rocca del Salvatore, addossata ad uno sperone chiamato “Mola di San Calogero”. La sua Confraternita, dalla seconda metà del ‘500, assisteva gli ammalati nell’ospedale impiantato nel sottostante Convento di San Benedetto. Per attendere meglio a tale compito, alla fine del ‘600 i confrati abbandonarono la chiesa sotto la Mola e costruirono quella attuale, che venne dedicata a Santa Maria degli Agonizzanti.

La chiesa è un piccolo e prezioso museo d’arte nicosiana. Il prospetto, a capanna in pietrame misto, è ornato da un portale in pietra calcarea, con timpano spezzato e sormontato da una nicchia con la statua di San Calogero. L’interno, ad aula unica, possiede un magnifico soffitto ligneo a cassettoni scolpito e dorato, sculture di Filippo Quattrocchi, L’Addolorata, e di Stefano Li Volsi, San Calogero, e varie sculture in legno (Cristo nell’orto, Ecce Homo, Cristo alla Colonna e Cristo morto) di autori anonimi, utilizzate per l’allestimento del “Sepolcro” durante la Settimana Santa. Ma la chiesa è soprattutto il museo di Filippo Randazzo (1695-1744), allievo di Sebastiano Conca a Roma e grande pittore nicosiano detto “Il Monocolo di Nicosia” per la cecità di un occhio, che ne affrescò interamente le pareti. Benchè l’umidità ne abbia distrutto gran parte, sopra il cornicione è possibile osservare una serie di riquadri riproducenti scene dell’infanzia di Gesù Cristo: Annunciazione, Visita di Maria a Sant’Elisabetta, Battesimo di Gesù, Natività, Circoncisione, Angelo che ordina a Giuseppe di fuggire, Strage degli Innocenti, Gesù fra Maria e Sant’Elisabetta e Gesù nel Tempio.
Sotto gli affreschi si notano dei medaglioni con figure di santi eremiti e di Santa Rosalia e Maria Maddalena, e nel tiburio gli apostoli Pietro e Paolo. Nel presbiterio si trova un dipinto su tavola raffigurante l’Adorazione dei Magi, d’ignoto autore della fine del ‘500, che in un suggestivo panorama fa snodare il lungo corteo dei cavalieri orientali. Un’altra Adorazione dei Magi, realizzata forse dal Randazzo, fa da pala all’altare maggiore di marmi policromi.
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Chiesa S. Calogero L’antica chiesetta di S. Calogero sorgeva sotto la Rocca del Salvatore, addossata ad uno sperone chiamato “Mola di San Calogero”. La sua Confraternita, dalla seconda metà del ‘500, assisteva gli ammalati nell’ospedale impiantato nel sottostante Convento di San Benedetto. Per attendere meglio a tale compito, alla fine del ‘600 i confrati abbandonarono la chiesa sotto la Mola e costruirono quella attuale, che venne dedicata a Santa Maria degli Agonizzanti. La chiesa è un piccolo e prezioso museo d’arte nicosiana. Il prospetto, a capanna in pietrame misto, è ornato da un portale in pietra calcarea, con timpano spezzato e sormontato da una nicchia con la statua di San Calogero. L’interno, ad aula unica, possiede un magnifico soffitto ligneo a cassettoni scolpito e dorato, sculture di Filippo Quattrocchi, L’Addolorata, e di Stefano Li Volsi, San Calogero, e varie sculture in legno (Cristo nell’orto, Ecce Homo, Cristo alla Colonna e Cristo morto) di autori anonimi, utilizzate per l’allestimento del “Sepolcro” durante la Settimana Santa. Ma la chiesa è soprattutto il museo di Filippo Randazzo (1695-1744), allievo di Sebastiano Conca a Roma e grande pittore nicosiano detto “Il Monocolo di Nicosia” per la cecità di un occhio, che ne affrescò interamente le pareti. Benchè l’umidità ne abbia distrutto gran parte, sopra il cornicione è possibile osservare una serie di riquadri riproducenti scene dell’infanzia di Gesù Cristo: Annunciazione, Visita di Maria a Sant’Elisabetta, Battesimo di Gesù, Natività, Circoncisione, Angelo che ordina a Giuseppe di fuggire, Strage degli Innocenti, Gesù fra Maria e Sant’Elisabetta e Gesù nel Tempio. Sotto gli affreschi si notano dei medaglioni con figure di santi eremiti e di Santa Rosalia e Maria Maddalena, e nel tiburio gli apostoli Pietro e Paolo. Nel presbiterio si trova un dipinto su tavola raffigurante l’Adorazione dei Magi, d’ignoto autore della fine del ‘500, che in un suggestivo panorama fa snodare il lungo corteo dei cavalieri orientali. Un’altra Adorazione dei Magi, realizzata forse dal Randazzo, fa da pala all’altare maggiore di marmi policromi. Per la redazione del testo è stata adoperata la seguente bibliografia: Contino N., Nicosia, Guida storico-turistica. Ass. Pro Loco, Nicosia 1990; Gioco S., Nicosia Diocesi. Scuola Salesiana del Libro, Catania 1972.


Kirche von Hl.Calogero oder Hl.Maria degli Agonizzanti Die alte Kirche von Hl.Calogero stand unter der Festung des Erlösers und lehnte sich an einem Ausläufer,der “Mola di Hl.Calogero”genannt wurde. Seine Bruderschaft aus der zweiten Hälfte des 500 Jahrhunderts half,dem Kranken im Krankenhaus des Kosters Hl.Benedetto,um sich dieser Aufgabe zu widmen,Ende des Jahres 600 verließen die Mitbrüder die Kirche unter der Mola und bauten die heutige,Es wurde der Hl.Maria degli Agonizzanti gewidmet,einem kleinen und wertvollen Nicosia Kunstmuseum. Die Fassade in einer gemischten Steinhütte ist mit einem Kalksteinportal mit einem gebrochenen Tympanon und einer Nische mit der Statue von Hl.Calogero geschmückt. Das Innere,mit einem einzigen Saal,hat eine prächtige geschnitzt und vergoldete Kassettendecke aus Holz,Skulpturen von Filippo Quattrocchi,L’Addolorata,und Stefano Li Volsi,Hl.Calogero,und verschiedene Holzskulpturen (Christus im Garten,Ausnahme Homo,Christus an der Säule und Christus starb) von anonymen Autoren,die für die Vorbereitung des “Grabes”während der heiligen Woche verwendet wurden. Aber die Kirche ist vor allem das museum von Filippo randazzo (1695-1744),ein schüler von Sebastiano Conca in Rom und ein großer Nicosia-maler names “Il monocle die Nicosia”Für die Blindheit eines Auges,der die Wände komplett mit fresken ausstatte. Obwohl die Feuchtigkeit das meiste davon zerstört hat,können Sie über dem Gesims eine Reihe von Tafeln sehen,die Szenen aus der Kindheit Jesu Christi wiedergeben:Verkündigung,Besuch von Maria bei Heilige Elisabetta,Taufe Jesu,Geburt,Beschneidung,Engel,der Er befiehlt Giuseppe zu fliehen,Massaker an den Unschuldigen,Jesus zwischen Maria und Heilige Elisabetta und Jesus im Tempel.Auf den Fresken sehen wir Medaillons mit Heiligenfiguren der Heiligen Rosalia und Maria Magdalena und im Tiburium die Apostel Petrus und Paulus Im Presbyterium befindet sich ein Gemälde auf einer Tafel,das die Anbetung der Heiligen Drei Könige darstellt,von einem unbekannten Autor des späten 500 Jahrhunderts,der die lange Prozession der orientalischen Ritter in einem eindrucksvollen Panorama enthüllt,eine weitere Anbetung der Heiligen Drei Könige,vielleicht durch den Randazzo realisiert wirkt wie eine Schaufel am Hauptalter aus polychromen Marmor. Zur Aufbereitung des Textes wurde folgende Literaturliste verwendet: Contino N.,Nicosia,Guida storico-turistica.Ass.Pro Loco,Nicosia 1990,Gioco S.Nicosia Diocesi.Scuola Salesiana del Libro,Catania 1972. Die erzählende Stimme ist von Tina Vaccalluzzo.


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